RESORT 4 STELLE AD ISOLA D'ELBA
HOTEL DÉSIRÉE
Un fantastico viaggio alla scoperta delle miniere di Capoliveri
Viaggio al centro dell’Isola d’Elba partendo dall’Hotel Désirée
Il ventre dell’Isola d’Elba custodisce, all’interno del Parco Nazionale Arcipelago Toscano, l’antico patrimonio di archeologia industriale delle miniere di Capoliveri, tra le attrazioni storiche più affascinanti del territorio, facilmente raggiungibili con escursioni in bici o tour guidati organizzati dall’Hotel Désirée.
Per comprendere il profondo apporto, soprattutto economico, che la presenza delle miniere ha fornito all’isola bisogna scavare nei suoi 3.000 anni di storia durante i quali quest’area, da sempre ricca di ferro, si è trasformata in uno dei poli di estrazione tra i più importanti in Italia, rimanendo ancora oggi una riserva nazionale di importanza strategica.
Una lunga storia interrotta nel 1980 che viene raccontata nel Museo della Vecchia Officina, allestito nei locali dismessi del Cantiere Vallone, al quale si giunge percorrendo la via panoramica dei minatori, tra splendidi scorci sulle spiagge di Capoliveri, sul suo piccolo borgo e su pendii ricoperti di macchia mediterranea.
All’interno del museo in filmati d’epoca, strumenti del mestiere, documenti storici e macchinari viene conservata la memoria della vita dei minatori e del territorio alla cui ricchezza hanno contribuito con il loro faticoso lavoro.
Percorsi secolari da scoprire
Elba sotterranea per chi ama l'avventura
Dopo una sosta per un pic-nic nel piazzale attrezzato di fronte al museo, è possibile scegliere diversi percorsi di trekking per raggiungere la Miniera del Ginevro, l’unica sull’Isola d’Elba con gallerie sotterranee ancora visitabili, contenenti il giacimento di magnetite più grande in Europa.
Dei 7 chilometri totali della miniera che si dirama su 3 livelli, attualmente sono fruibili due percorsi escursionistici della durata di 50 minuti ciascuno.
Il primo attraversa la galleria antica, risalente al secondo dopoguerra, che si snoda per un chilometro su un terreno pianeggiante a 6 metri sopra il livello del mare, privo di dislivelli e facilmente percorribile sia da adulti che da bambini. In questa prima parte della Miniera le infiltrazioni di acqua piovana hanno dato vita a un insolito laghetto sotterraneo dai riflessi cangianti che virano verso le sfumature rosse e arancio tipiche della limonite.
Al secondo livello si accede, invece, attraverso una ripida scalinata di 220 scalini che discende fino a 24 metri sotto il mare ed è caratterizzato da cunicoli poco illuminati, scavati nella pietra dove è ancora possibile osservare gli attrezzi di lavoro e i carrelli con cui i minatori trasportavano il prezioso quanto pesante minerale. Un itinerario dal fascino magnetico che per la complessità di percorrenza dovuta alla scivolosità del terreno è accessibile solo ad adulti e ragazzi al di sopra dei 12 anni.
Segni del passato
Il lascito materico dell'isola
Risalendo in superficie dal cuore della terra, è possibile proseguire il tour nelle vicine Miniera di Sassi Neri e in quella del Vallone. La prima è un piccolo cantiere a cielo aperto sul versante nord-est della costa, in cui il lavoro di perforazione ed estrazione ha dato vita a un laghetto di acqua dolce di un peculiare colore verde scuro, circondato dalla rigogliosa vegetazione locale. La miniera del Vallone, una delle più antiche dell’isola, è invece riconoscibile dalla particolare forma ad anfiteatro che discende verso una spiaggia di sabbia bianca e nera, generata dagli scarti dell’estrazione. Altri segni dell’intensa attività a cui è stata sottoposta l’area si rintracciano nelle attrezzature e negli impianti abbandonati qui ancora visibili, che dopo un’intensa attività ora riposano, ricoperti di salsedine e ruggine, guardando il mare e che, con le loro sagome dalla maestosità decadente, punteggiano uno dei litorali più selvaggi dell’Isola d’Elba.